Ma analizziamo il ritmo come una successione regolare che si ripete nel tempo. (definizione diz. Corriere)

Troviamo il ritmo in natura (pensiamo al susseguirsi delle stagioni), nella musica (scandite dalle note delle canzoni), nello sport (il ritmo degli allenamenti) e nel funzionamento del nostro organismo (il battito nel nostro cuore).

Il ritmo comunica certezza, trasmette armonia e permette anche di poter prevedere in modo abbastanza consapevole un fenomeno prossimo nel tempo.

Per le aziende è fondamentale poter imprimere un ritmo alle proprie attività che si susseguono nel tempo in modo che i collaboratori, i clienti, il mercato possano percepire quella confidenza e quella sicurezza che un’azienda (non importa se piccola o grande) può trasmettere al proprio mondo di riferimento.

Alcune ritmicità aziendali sono vitali, pensiamo agli adempimenti fiscali e burocratici, che nel momento in cui perdono la loro sincronia determinano la fine dell’azienda stessa, altre sono gradite, pensiamo al susseguirsi di ordini e spedizioni che se regolari nel tempo determinano soddisfazione, altre come le attività di marketing e vendita, spesso non vengono associate al ritmo…, ma vi invito a pensare al vantaggio di dare un ritmo alle:

1) visite ai clienti

2) telefonate ai potenziali clienti

3) comunicazioni con i collaboratori

4) partecipazioni ad attività promozionali

5) lanci di nuovi prodotti

6) pubblicazioni di materiale di marketing

7) attività di verifica e miglioramento

Anche se non è una regola generale, se non c’è ritmo alcune volte forse è bene pensare se fare o non fare una determinata attività.

L’azienda va intesa come una grande orchestra, tanti singoli componenti che all’unisono determinano un ritmo complessivo, ognuno con un diverso spartito, ma tutti …a tempo!