Tra ieri ed oggi ho cambiato improvvisamente e radicalmente il programma lavorativo per i prossimi 15 giorni, per cui a causa di un imprevisto dovrò recarmi oltre oceano per lavoro.
A parte il fastidio iniziale di dover fare velocemente e molto in fretta qualcosa di non pianificato, mi sono trovato a dover delegare molte attività ed a rivedere in modo serrato tutti gli impegni che avevo pianificato per i giorni successivi dando loro un seguito operativo sensato.
Quando un evento esterno modifica la nostra routine è sicuramente un evento destabilizzante che disturba la nostra quotidianità ma a mente fredda mi permette di riflettere su molte cose:
1) Quanto siamo organizzati. Se in poco tempo riusciamo a riallocare le nostre attività su altre persone significa che siamo stati in grado di creare un’organizzazione valida dove tutti sono utili ma nessuno è indispensabile. Se questo non ci riesce il motivo è che siamo poco organizzati.
2) Quanto siamo in grado di discernere le attività importanti da quelle secondarie. Le prime vanno fatte a tutti i costi le seconde possono “aspettare” …. e spesso ci rendiamo conto che le seconode sono molte più delle prime….
3) Quanto siamo in grado di lavorare a distanza. Con l’ausilio della tecnologia possiamo lavorare anche a migliaia di km di distanza, ma per farlo dobbiamo essere preparati ad avere tutto quello che ci serve e spesso anche semplici stampate o appunti fanno la differenza….
4) Quanto comunque il cambiamento sia sempre positivo. Gli eventi inattesi cambiano le carte in tavole e le regole del gioco e ci fanno fare qualcosa che non avremo mai fatto… che forse è meglio di quello che avevamo pianificato di fare…
5) Quanto oggi bisogna essere pronti anche a questo. Se non sono in grado di gestire queste emergenze probabilmente devo riflettere se sono o non sono in gradi di fare il lavoro per il quale sono pagato.
Perdonatemi se non mi dilungo ma devo finire gli ultimi preparativi …