La finale

Questa settimana perdonate… ma ancora una volta prenderò a spunto da quel meraviglioso sport che per me è il calcio per parlare anche di vita aziendale. Il suggerimento non viene dall’impietoso scandalo di corruzione che sta vivendo la federazione internazionale gioco calcio ed il suo ex-presidente Blatter, ma dalla finale di champions league che si giocherà fra Juventus e Barcellona a Berlino.

La finale intesa come momento ultimo in cui una squadra che può o coronare con successo un percorso di fatiche e successi intermedi ma mai ultimi o cadere nell’indifferenza di una sconfitta, che vanificherebbe tutte le singole ma insignificanti vittorie che l’hanno portata a questo appuntamento.
In ambito aziendale accadde lo stesso quando si vivono alcuni momenti “topici”, definiti finali, in cui si concretizzano o falliscono ordini, acquisizioni di clienti o trattative veramente significative per a nostra azienda.
Prima di ogni riflessione ricordiamoci comunque che se arriviamo ad una finale (concediamoci pure un po’ di autostima) non ci arriviamo per caso ed il più delle volte ci arriviamo perché’ ce la siamo meritata…
Ma quali sono le prerogative per affrontare al meglio una finale (sportiva o meno)?
1) La preparazione
Una finale va preparata effettuando il giusto allenamento non solo fisico ma anche mentale ed anche in ambito aziendale affrontare un appuntamento od una visita “topica” stanchi o non adeguatamente preparati significa … sconfitta
2) L’esecuzione
Ogni finale, incontro od appuntamento decisivo va vissuto cercando di combinare in modo mai banale e scontato una pedissequa esecuzione di quanto studiato a tavolino,  quanto la capacita’ di sapersi adattare a situazioni non preventivate che si possono presentare in modo repentino ed imprevedibile.
3) La motivazione
Aldilà’ di ogni capacità congenita o dote naturale, in alcuni momenti la forza e la caparbietà nel raggiungere gli obiettivi è dettata dalla motivazione e dalla volontà che mettiamo in campo. Nello sport non sempre vince il più forte od il più bravo, ma colui che ci crede di più, nel lavoro accade allo stesso modo che quanto più crediamo nel nostro prodotto e nella nostra azienda possiamo superare concorrenti a volte considerati “insuperabili”.
E’ vero che nello sport come nella vita il bello è che dopo una finale il “gioco” continua e ci sara’ sempre il modo di recuperare una sconfitta, ma altrettanto vero è che una finale è sempre un momento unico e irripetibile, che non vale la pena gettare al vento.
La Juventus giocherà la sua finale sabato… personalmente (ma come penso molti di voi) la prossima settimana avrò l’opportunità lavorativa di giocarmi “una finale” in un campo difficile … e non da favorito.
Cercherò di ascoltare un mio vecchio allenatore di calcio che mi diceva che con grinta, volontà  e determinazione la partita inizia sempre zero a zero e la vittoria e la sconfitta non dipendono solo dagli altri!

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