Il gusto della vendita

Oggi ero in ufficio e stavo per iniziare un importante meeting quando sono stato interrotto da una mia collega che mi chiedeva a chi inoltrare una telefonata di assistenza tecnica, alla quale non potevano rispondere le persone abitualmente preposte perché non erano presenti.

“Mi sono detto… perché no? Ogni tanto un confronto tecnico sul prodotto non fa male… chissà di cosa si tratta?”… così ho risposto …
Era un cliente piemontese che chiedeva supporto tecnico.
Appena alzata la cornetta stavo già preparando la mia presentazione:
“sono il ……” quando il mio interlocutore  mi ha subito interrotto dicendomi:
“Senta sono della ditta XY vostro cliente e devo ristrutturare un bagno, ho parlato con l’architetto ed ho deciso di usare l’articolo A perché devo risolvere una pendenza, l’articolo B per la finitura perimetrale e per l’applicazione invece a parete ho scelto l’articolo C, va bene?”.
Timidamente I nizio:
“ Mi scusi se mi permetto ma ha detto l’articolo A, in questo modo per questo motivo, giusto? “
Lui dubbioso:
“Sí ma perché me lo chiede?”
Insisto:
“Perchè A va bene, ma ho qualche dubbio per B”
Ancora interrogativo prosegue:
“Perché?”
Prudentemente faccio la mia parte:
“Perché se fosse per casa mia non userei mai B, ma un prodotto molto più performante anche se costa 3-4 volte tanto, perché non vorrei mai trovarmi tra qualche anno a dover rifare il lavoro”
Lui incalzante:
“Si si l’ho detto all’architetto… ma lui insiste”
Io sempre molto timido:
“Va bene se lo dice l’architetto, ma lei fa il lavoro e se non va bene fra qualche anno il committente viene da lei, glielo faccia solo presente… se poi l’architetto si assume i suoi rischi lei è tranquillo”
Lui ancora:
“Ma il prodotto C, allora va bene utilizzato in questo modo?”
Cosí alla fine Arrigo a dargli la risposta per la quale aveva chiamato:
“Si non si preoccupi è un prodotto creato per un’altra applicazione, molto utilizzata qualche anno fa, ma può tranquillamente essere utilizzato per quello che serve a lei”.
Lui chiude:
“Grazie mille”.

La cosa simpatica è che richiama in azienda dopo mezz’ora  chiedendo di parlare con la persona che aveva parlato prima (non mi aveva lasciato il tempo di presentarmi), così me lo passano ancora… ed esordisce:
“Ma non è lei quello con cui ho parlato prima!”
Ed io:
“No sono io, perché lei mi chiama con il 335 XXXXXX… che è lo stesso numero che mi sono appuntato prima durante la nostra conversazione…”
Lui: …
”bravo lei… anche perché sa che sono riuscito a convincere l’architetto ad usare il prodotto che mi ha suggerito, ma devo usare la versione gamma o beta?” (n.d.a la beta era ancora meglio ma  costava un ulteriore  30% in più, ma non era necessaria)
Ed io:
“Può usare la gamma che va bene… già spende molto di più con la soluzione che le ho proposto… cmq deve fare solo 1 bagno vero?”
Lui:
 “No no i bagni sono 18….!!! Cmq grazie e buona giornata”
Io:
“Grazie e buona giornata”.
Non vi nego che appena posata la cornetta sono stato pervaso da un senso di gioia ed entusiasmo che ho subito condiviso con i miei colleghi presenti in ufficio.

Alcuni spunti che voglio condividere:

“Mi sono detto… Perché no? Ogni tanto un confronto tecnico sul prodotto non fa male…
1.      Troppo spesso siamo concentrati in attivitá molto distanti dal business primario dell’azienda, dove sono concentrati i suoi valori e le sue potenzialitá per tutti vedere, parlare e confrontarsi con i clienti sul prodotto specifico puó essere di enorme aiuto e di grande soddisfazione, in ogni ruolo indipendentemente dal vostro inquadramento in azienda, non sfuggite i clienti, portate la vostra esperienza non abbiate paura di dire, di suggerire, di chiedere, anche di riferire che chiederete a qualcuno che ne sa piú di voi, siate veri e comunicate.

“Si, si non si preoccupi è un prodotto creato per un’altra applicazione, molto utilizzata qualche anno fa, ma può tranquillamente essere utilizzato per quello che serve a lei”.
2. Il cliente cerca supporto, confidenza e verità, se in ogni contatto con il cliente ci limitiamo al nostro compitino e non sottolineamo il nostro DNA, la nostra storia e ció che ci fa diversi, non stiamo lavorando per la “nostra” azienda. Nel dialogo dobbiamo trasmettere chi siamo con educazione, veritá ed anche con un po’ di coraggio. In un mondo fatto di molta ambiguità la genuinitá e la verita’ non hanno prezzo.

” Perché se fosse per casa mia non userei mai B, ma un prodotto molto più performante anche se costa 3-4 volte tanto”.
3. Ognuno puó essere un valore aggiunto in ufficio cosí come a casa. Siamo in grado di rispondere con serenitá alla seguente domanda: A quanti amici abbiamo suggerito i prodotti che produce la “nostra” azienda?

La soddisfazione piú grande é stata quella di risolvere un quesito tecnico, dando una soluzione migliore e garantendo una vendita 4 volte maggiore di quella che aveva in mente il cliente inizialmente … questa mattina quasi per caso mi è capitato.. provateci … c’é gusto!

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