In settimana complice anche la tensione legata agli ultimi giorni del mese e le ultime possibilità per soddisfare le richieste di clienti ed agenti che chiedevano consegne prima della pausa estiva si sono verificati molti episodi di confronto, anche molto secchi. Il confronto è naturale ed elemento costante quando si incontrano o si scontrano punti di vista differenti. Il punto di vista commerciale in contrasto con il punto di vista logistico, il punto di vista amministrativo in antitesi al punto di vista operativo.
Opinioni, fatti, rilievi e constatazioni sono naturali ed elementi di crescita per le organizzazioni aziendali, e si manifestano tanto più intensamente quanto più lo sono le personalità degli individui che li sostengono o li ribattono.
Più che pensare agli episodi che mi hanno coinvolto personalmente ed al fatto se avevo o non avevo ragione penso che sia interessante capirne la genesi e soprattutto la sintesi.
Il punto di vista può manifestarsi per:
a) sostenere un dato di fatto che non era stato rilevato e quindi intraprendere una correzione rispetto alle modalità operative in atto
b) Elaborare un’ipotesi per le conseguenze che determinate azioni potrebbero comportare.
c) Focalizzare gli sforzi e le risorse su attività che possono essere più o meno determinanti.
Detto questo è evidente che un punto di vista diverso dal nostro assume significati diversi che dipendono da chi sostiene questi punti di vista:
a) Il punto di vista il capo, giusto o giusto che si possa ritenere è comunque una direttiva alla quale devo attenermi, anche se non condivido appieno i rilievi e le supposizioni, per il corretto funzionamento dell’azienda devo rispettare ed eseguire ciò che mi dice il mio superiore. Posso farlo in maniera critica ma non a scapito dell’efficienza aziendale.
b) Il punto di vista del collega, anche se non implica un ordine è comunque un punto di vista che è sempre bene ascoltare. Quando ricevo un rilievo di questo tipo è sempre bene riflettere, anche perché una visione “laterale” magari non coinvolta emotivamente potrebbe rivelarsi estremamente utile.
c) Il punto di vista di un collega subordinato da un punto di vista gerarchico, va colto soprattutto per capire la ragione sottesa ad un distinguo, che spesso cela una non comprensione del nostro punto di vista, che potrebbe aiutare a definire meglio le nostre direttive per un’esecuzione efficace.
Le aziende dove supinamente tutti gli individui si adattano al punto di vista o le opinioni del capo, sono sicuramente piatte e probabilmente poco dinamiche e fantasiose, le aziende invece dove avviene un eccesso di “ascolto” senza che nessuna opinione prevalga rischiano di essere lento e poco efficiente, proprio perché troppo democratico.
La difficoltà sta nella sintesi e nella misura di un giusto confronto. Le figure con responsabilità devono saper guidare le decisioni cogliendo i “giusti” punti di vista, senza che lo scorrere delle lancette renda inutili le decisioni perché prese troppo tardi…