Questa settimana sarò particolarmente conciso, in quanto ho deciso di “staccare” per un paio di giorni e di dedicarmi completamente alla famiglia, dopo 20 giorni particolarmente intensi di lavoro… lo spunto, nasce da questo “Pit Stop”, breve ma che sto sperimentando veramente rigenerante e necessario.
Quello che conosciamo forse maggiormente e’ il Pit Stop legato al mondo dei motori, auto o macchine, il se ed il come di queste pause ai box spesso determina, per pura tattica o per l’ottimizzazione della prestazione, le sorti nel bene o nel male di molte gare. Non ho mai associato all’esperienza lavorativa la stessa valenza, ma forse alcuni aspetti sono molto più simili di come potrebbe apparire in prima battuta.
Vediamoli:
1) Il pit stop coincide spesso con un rifornimento, la tattica migliore prevede di portare al limite il carburante ed appunto fermarsi giusto un attimo prima di rimanere senza, questo per sfruttare le massime prestazioni con carico alleggerito. Diciamo che nel mondo lavorativo non e’ che quanto più stanchi si e’ meglio si performi, pero’ altrettanto vero che il rifornimento di energie che un Pit stop fornisce va calcolato e sicuramente non va effettuato quando le energie sono già finite. Pero’ dopo un grande sforzo, prima di andare in tilt spesso un break e’ l’unico modo per ripartire più alla grande di prima.
2) Quando durante una gara ci si ferma, l’occasione e’ anche quello di cambiare parte dell’attrezzatura, quasi sempre le gomme. Nell’ambiente lavorativo, il break non e’ tanto per cambiare la dotazione strumentale, ma piuttosto può aiutare a valutare meglio quello che si sta facendo magari considerando anche la visione laterale (n.d.a. vedi altro post) per capire e notare cose che quando si e’ immersi e focalizzati al 100% non sempre si riescono a cogliere.
3) Al Pit Stop ci si ferma ai box, dove ad attendere ci sono le persone che più dovrebbero essere preparate e sicuramente pronte in poco tempo a dare il massimo per permettere di raggiungere l’obiettivo (vincere). Il break lavorativo tanto più efficace quanto più si trascorre con le persone che ci capiscono maggiormente e con le quali possiamo veramente essere noi stessi e raggiungere il nostro obiettivo (stare bene).
Ovviamente non e’ mia intenzione svalutare il valore della famiglia paragonandala ad un team automobilistico, altri sono i valori e le sensazioni che qualche digit sul computer non possono lontanamente descrivere ma aldila’ di emozioni e sentimenti, che sono molto personali e spesso indescrivibili, mi piace anche pensare che sono il mio team (come io faccio parte del loro) ed assieme cerchiamo di aiutarci ognuno a raggiungere i propri obiettivi anche con un Pit Stop.