Quando l’estate si avvicina ricordo sempre con piacere i momenti di quando ero giovane, quando questo periodo era associato a periodo di esami, prima la maturita’ e poi la sessione estiva degli esami universitari. Questa settimana ho ricordato con alcuni amici proprio il tempo dell’Universita’, 5 lunghi intensi scanditi da 31 esami, ogni quadrimestre vi erano le session contemporaneamente piu’ materie, alcune prove riuscivano al primo colpo, alcune bene altre meno bene e succedeva anche che qualcosa andava storto e si veniva bocciati. Si doveva allora riprendere in mano quello che si era studiato, si doveva capire dove si aveva sbagliato e si cercava quindi di migliorare i punti deboli, per presentarsi alla sessione successiva piu’ preparati e con maggiori possibilita’ di raggiungere l’obbiettivo. Nella vita professionale non ci sono esami veri e propri, ma ci sono molte situazioni che possono essere ricondotte a quell’esperienza che ha ci ha forgiato ai tempi della scuola.
Gli esami – sono le attivita’ e le responsabilita’ che ci vengono assegnate
Le variabili determinanti per la riuscita sono:
1) Il tempo
Preparare un esame in settimana e’ come voler aprire un mercato nuovo in un mese, ci si puo’ riuscire ma il tempo deve essere congruo all’obbiettivo
2) Le caratteristiche di base
Per uno bravo in matematica analisi I puo’ essere facile, come per un madrelingua tedesco visitare clienti in Germania anche se per entrambi puo’ non essere sufficiente ad avere successo nell'”impresa”.
3) La comprensione della materia
Per fare certi esami era determinante averne passati altri che davano le basi per poter comprendere appieno la materia piu’ articolata, cosi’ nel mondo del lavoro per approcciare un B2B con canale lungo e’ bene aver prima affrontato mercati piu’ semplici, visitando clienti ed utilizzatori per apprendere appieno le complessita’ della veicolazione del prodotto al consumatore finale.
4) Le variabili esterne che possono influenzare il risultato
Un compito particolarmente ostico o una domanda trabocchetto si possono presentare in modo del tutto fortuito, cosi’ come un cliente in giornata “storta” piuttosto che un imprevisto che potrebbe mandare all’aria una trattativa di mesi.
Nel mondo del lavoro:
– Il tempo ci viene imposto ed e’ sempre molto meno di quello di cui avremo bisogno
– Le caratteristiche di base e la comprensione della materia sono frutto del lavoro quotidiano, dell’impegno, della dedizione e della nostra costanza
– Le variabili esterne sono imprevedibili.
Cosi’ come negli esami anche nella sfera professionale possiamo lavorare solo su noi stessi, comprendendo che possiamo riuscire, ma possiamo anche fallire.
Una bocciatura ad un esame era sempre un momento difficile, ma che dava sempre uno slancio per riaffrontare la materia con maggiore carica e meglio preparati, nel mondo del lavoro e’ la stessa cosa, se va storto qualcosa, bisogna rimboccarsi le maniche non pensare a quello che non possiamo determinare (il tempo e gli imprevisti) ma lavorare su noi stessi, avendo anche il coraggio di cambiare, ma non lesinando mai impegno, costanza e volonta’ di migliorarsi.
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Estate tempo di esami
- 15 Giugno 2017
- Alessandro Fabris
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