Spavaldo

Nei giorni scorsi sono rimasto particolarmente colpito quando un collega ha definito un atteggiamento che avevamo avuto nei confronti di un cliente: “Spavaldo”.
Sinceramente era qualche tempo che non utilizzavo questo termine, che spesso viene caratterizzato in modo negativo, anche dalle stesse definizioni da dizionario:
a)      Rif. dizionario Google “Che ostenta o riflette un’eccessiva sicurezza, spesso sfrontata o temeraria
b)      Rif. dizionario Corriere “Molto sicuro di sé, ai limiti della sfrontatezza e della presunzione
Riflettevo così sugli atteggiamenti “spavaldi” di cui sono stato spettatore in alcuni frangenti nel mio lavoro:
          Nel modo di presentare la propria proposta, quando la sicurezza di ciò che si dice sovrasta la sostanza:
o   “Sono sicuro di poterle offrire il miglior prodotto che lei possa trovare sul mercato al prezzo più basso e con il servizio più efficace di tutti”.
          Nel modi di dialogare con i colleghi, imponendo la propria autorità:
o   “ Sono sicuro che quello che avete da dirmi non sposterà di una virgola il mio pensiero, perché solo io so quello che va fatto”.
          Nel modo di gestire un contradditorio, non lasciando spazio agli altri:
o   “Non mi interessa quello che lei ha da dirmi, ma è lei a cui deve interessare quello che ho io da dirle”.
Penso che nessuno leggendo questi tre brevi esempi potrà ritrovarsi nello stile, anche se allo stesso tempo nessuno possa non concordare sul fatto che chi li pratica ostenti sicurezza e potere. Anche se lo spavaldo spesso li usa solo come provocazioni, atte a conquistare posizioni di vantaggio in trattative, discussioni o accese diatribe.
Nessuno penso poi potrà obiettare sul fatto che comunque atteggiamenti, spavaldi, arroganti e sfrontati prevalgono di frequente su atteggiamenti pacati, riflessivi ma magari troppo timidi.
Il vero segreto sta nella parola “limite”, racchiuso nella definizione di spavaldo data dal dizionaro del Corriere, ovvero un atteggiamento che arriva al limite, ma non lo sorpassa.
Per affermare la propria ragione, per ottenere un risultato, per convincere un dubbioso bisogna anche saper essere temerari ed alcune volte sfrontati, la bravura è quella di non oltrepassare mai il limite dettato dal rispetto, dall’educazione e dalla considerazione comunque del nostro interlocutore.
Essere spavaldi può essere molto pericoloso e quindi è un modo di porsi che va “studiato” molto bene, capendo bene in anticipo chi abbiamo di fronte, per valutare se il nostro atteggiamento dovrà essere quello temerario o piuttosto un atteggiamento conciliante di ascolto.

Spavaldo sì, ma non troppo!!!

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