Sono inadeguato?

Per gli appassionati del pallone questa settimana passata rimarra’ alla storia come una delle pagine piu’ buie nella storia del calcio. Sulla non qualificazione ai mondiali di calcio che il prossimo giugno si svolgeranno in Russia si sono sprecati fiumi di inchiostro e giga di dati, ma un uomo ha probabilmente catalizzato le critiche piu’ aspre ed i commenti piu’ negativi: Giampiero Ventura, che di questa nazionale ne era l’allenatore. L’aggettivo piu’ comune per definire il suo operato di commissario tecnico: Inadeguato. Perche’?
1.       Perche’ non autorevole nel gestire giocatori di forte personalita’
2.       Perche’ non in grado di gestire partite di peso internazionale
3.       Perche’ non capace di dare un gioco ed un’impronta alla sua nazionale.
Ma professionalmente chi non ha mai passato momenti in cui la sensazione di inadeguatezza era appunto l’aggettivo giusto per descrivere il proprio stato d’animo?
 Il mio episodio risale a circa 12 anni fa in cui sono stato invitato a parlare ad un meeting internazionale di un cliente che aveva invitato tutte le filiali estere della loro azienda in Italia. All’epoca seguivo solo l’Italia, ma il direttore generale dell’azienda per cui lavoravo da pochi mesi, come forma di riconoscimento ed in previsione di una mia promozione all’estero, mi aveva chiesto di occuparmi della presentazione tecnica in inglese. Inglese che pero’ dai tempi dell’Universita’ avevo praticato solo saltuariamente e questo unito alla scarsa conoscenza dei termini tecnici dei prodotti che dovevo presentare si e’ tradotto in una presentazione mediocre e molto “farraginosa”, in poche parole: INADEGUATO.
Ma come reagire dopo queste situazioni:
1.       Comprendere bene qual’e’ il nostro obiettivo e chiedersi se si possa essere comunque adeguati allo scopo. (Nel mio caso volevo fare il direttore commerciale anche dell’estero e ritenevo di averne le capacita’.)
2.       Capire gli ambiti di miglioramento ed attivare i processi necessari per perseguirli. (Nel mio caso consisteva nel “rispolverare” la lingua inglese e quindi… via con abbonamento settimanale al Times e conversazioni sempre piu’ frequenti con i clienti).
3.       Individuare se ci sono persone vicine che possono aiutare il nostro percorso di “adeguamento”. (Nel mio caso ha rivestito enorme importanza l’agente che avevo in Inghilterra con il quale durante le visite in affiancamento ha spesso agito da teacher migliorando notevolmente la mia padronanza della lingua).
Dopo qualche tempo avevo superato la mia inadeguatezza…
Episodi, compiti, ruoli… sono ambiti in cui ci si puo’ trovare inadeguati, fondamentale e’ riconoscere le difficolta’ ed attivare qualsiasi azione necessaria per uscire da questo stato, che fortunatamente non e’ immutabile. Se nonostante tutto pero’ la condizione permane… per evitare cio’ che e’ successo alla nazionale questa settimana… potrebbe essere meglio dire:
“Mi dispiace, io mi fermo qui: sono inadeguato.”
Ps. Delle filiali presenti all’incontro 12 anni fa, tre sono poi diventate clienti fissi dell’azienda ed ancor oggi dopo 12 anni (e molti anni che ho lasciato l’azienda) acquistano i loro prodotti in Italia dall’azienda per cui lavoravo…

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