Due giorni fa mi trovavo in aeroporto in Germania al controllo bagagli al rientro da un viaggio iniziato alcune ore prima in un altro aeroporto in Italia. Passando al metal detector al mattino mi avevano controllato perche’ attraversando il varco qualcosa aveva attivato i sensori di allarme, ma dopo un controllo piu’ accurato non avendo nulla di anomalo mi avevano fatto passare.
Al ritorno pero’ uno zelante controllore tedesco ha voluto approfondire il perche’ di quel segnale di allarme del metal detector, quindi dopo aver passato piu’ volte lo strumento di check manuale si e’ soffermato sull’etichetta del maglione, che avevo effettivamente acquistato da poco. Ho pensato subito che qualche sensore antitaccheggio fosse stato applicato e dimenticato sull’etichetta, ma quando ho visto comparire dalle sue mani, la piccola spilla che vedete nella foto, mi sono detto: “Caspita che attenzione ai dettagli!”
Dettaglio di poca importanza, ma che il controllore soddisfatto mi ha gentilmente fatto vedere suggerendomi un: “Pay attention!”. Questo piccolo oggetto, innocuo e quasi insignificante era passato inosservato a chi mi aveva venduto il maglione che aveva tolto l’anti taccheggio ed imbustato il capo, al sottoscritto che da qualche giorno lo indossava e dal controllore del mattino, che probabilmente a causa di un protocollo diverso aveva utilizzato un diverso metodo di controllo.
Ci sono dettagli che sembrano non contare nulla, che nessuno sembra notare ai quali nessuno fa caso, ma che pero’ comportano rallentamenti, allarmi, anomalie. Dettagli che molte persone trascurano e non notano ed altri invece riescono a riconoscere in modo semplice e veloce.
La difficolta’ maggiore da un punto di vista professionale e’ quella di riconoscere quali sono i dettagli per i quali vale la pena di investire tempo e risorse per analizzarli bene perche’ potrebbero fare la differenza, da quelli invece che non sono determinanti e possono essere tranquillamente trascurati.
Il mio caso faceva sicuramente parte della seconda macro – famiglia ma quali sono invece alcuni dettagli che dovremo stare ben attenti a non trascurare:
1) I dettagli di un contratto di fornitura, piuttosto che di una collaborazione, perche’ spesso fra le molte clausole che regolamentano questo tipo di rapporti possono nascondersi, limiti, vincoli, condizioni che determinano in modo sostanziale la differenza fra un ottimo ed un pessimo contratto.
2) Le modalita’ o le istruzioni di montaggio ed utilizzo di un prodotto, sono anche molto delicate e da valutare attentamente perche’ legate molto frequentemente non solo alla funzionalita’ del prodotto ma anche alla sua garanzia.
3) Personalmente ritengo poi basilare valutare bene qualsiasi indice legato alla valutazione delle performance aziendali, soprattutto se deve essere utilizzato per prendere decisioni o divulgato a terzi. Il controllo totale e’ spesso impraticabile per la grande mole di dati, ma una tecnica che uso sempre e’ quella di soffermarmi sui dati che appaiono molto positivi, come quelli molto negativi, dietro queste “anomalie” ho trovato, errori di calcolo, valutazioni non corrette e spesso anche rilevanti problemi da risolvere.
Ci sono persone piu’ di altre che hanno la particolare dote di analizzare in modo efficace i dettagli e di entrare nei particolari riconoscendo in modo molto rapido e proficuo errori e anomalie di risultato o di processo. Sono persone molto preziose che e’ sempre bene avere al proprio fianco quando si devono analizzare velocemente attivita’ con molti dettagli rischiosi, perche’ alcuni si possono trascurare (come la spilla nel mio maglione) altri invece e’ bene notarli, analizzarli e se necessario intervenire per risolverli.