Preciso o veloce?

Quella che sta terminando è stata una settimana molto “veloce”, complice la stagione che per le aziende che lavorano nell’edilizia si sta svegliano e quindi si moltiplicano attività, ordini, opportunità, situazioni da gestire. Mi soffermo spesso a pensare nel fare alcune cose se è meglio privilegiare la velocità o la precisione e trovo modo di discutere spesso con amici e colleghi quale dei due approcci sia il migliore. La persona con la quale discuto maggiormente è mio fratello che di professione non fa il mio mestiere, ma l’avvocato e che mi canzona spesso perché io preferisco di gran lunga fare le cose in modo rapido e non sempre perfette al 100%, mentre per lui ed il suo lavoro questo non è possibile in quanto un piccolo errore può veramente vanificare ogni sforzo.
Perché veloce?
1.       Posso soddisfare un maggior numero di richieste e potenziali vendite maggiori. (Se 10 clienti attendono una risposta ed io rispondo solo a 2, gli altri 8 potrebbero rivolgersi altrove…).
2.       Quando si hanno attività concatenate diminuire i tempi di un elemento potrebbe comportare una diminuzione esponenziale del tempo totale. (Se riesco ad inserire una spedizione su un container in partenza piuttosto che aspettare il successivo).
3.       Se il lavoro di altri dipende dalle nostre attività, essere veloci significa velocizzare anche il lavoro di altri, in caso contrario l’effetto del tappo di bottiglia è garantito.
Perché preciso?
1.       Preciso perché una volta effettuata una cosa non è necessario riprenderla e rivederla più volte (se devo rifare la stessa cosa molte volte rischio di impiegare molto più tempo che farla una volta fatta bene).
2.       Un errore potrebbe vanificare tutte le attività, annullando anche tutti i processi fatti prima o dopo rendendo assolutamente inutile non solo la velocità ma l’attività stessa.
3.       La precisione genera confidenza e quindi fiducia e questo è un valore aggiunto fondamentale per ogni azienda.
Ritengo che non esista un metro assoluto per giudicare se sia meglio essere precisi o veloci, ogni azienda od organizzazione ha delle fattispecie che posso richiedere la prevalenza dell’una rispetto all’altra caratteristica, anche se vi sono ovviamente situazioni inderogabili (un chirurgo non può non essere preciso ed un fattorino non può non essere veloce).
La grande sfida delle aziende è organizzare le risorse e le attività in base  a quello che il mercato ed i clienti richiedono (velocità per le spedizioni, precisione per la realizzazione dei prodotti), dove la vera sfida è combinare al meglio velocità e precisioni indirizzando su persone “veloci” enormi moli di attività e delegando invece a quelle “precise” l’operatività su attività.
Ad ognuno poi la discrezionalità di trovare la configurazione ideale dove potersi esprimere al meglio e per buona pace di mio fratello, personalmente mi sento “naturalmente” assegnato ai “veloci”, con la consapevolezza di aver bisogno di avere a fianco persone precise, preziose per limitare i miei eccessi di velocità. (dimenticavo… se volessi essere particolarmente preciso non riuscirei a scrivere questo blog….).

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