Devo ammettere che fino ad oggi non mi ero mai abbattuto nell’acronimo informatico KISS: “Keep it simple, stupid!”
Molto utilizzato in ambito di progettazione informatica, che si traduce brutalmente in: “rimani sul semplice, stupido!”. Suggerimento riferito alla progettazione del codice sorgente di un programma, dove bisogna cercare di mantenere uno stile semplice e lineare, senza addentrarsi in ottimizzazioni e fronzoli che devono essere lasciati a fasi successive.
L’elemento interessante di questa frase è appunto l’associazione di due aggettivi semplice e stupido che se assieme significano appunto qualcosa di poco valore o inutile:
– Se una cosa è semplice la possono fare tutti anche persone non particolarmente dotate (stupide).
– Le persone stupide proprio perché con una limitata capacità di elaborazione tendono a a fare cose molto semplici.
In questo caso l’esortazione informatica stimola a fare cose semplici anche a costo di comportarsi da stupidi, perché solo così facendo si potrà arrivare ad un programma funzionante. Il modo dire non ha valenza solo per il codice sorgente di un software, ma può trovare applicazione in ogni azienda:
– Se devi eseguire una cosa anche molto complessa, strutturala come una serie di piccole cose molto semplici, come se dovessero essere eseguite da uno stupido.
– Per pianificare un’azione od una strategia che abbia effetto sul tuo cliente, sul tuo collaboratore, parti dal fatto che possa sempre capirla anche il meno dotato dei tuoi interlocutori (per gli altri basterà eventualmente “tagliare” qualche passaggio).
– Non perderti in troppi particolari superflui, punta diretto sul nocciolo della questione per risolverlo nel modo migliore e più velocemente possibile, successivamente potrai dedicare tempo ai particolari di contorno per rendere più attraente la tua soluzione.
– Non vergognarti nel pensare e comportarti da stupido se questo ti fa semplificare ed ottimizzare l’efficacia delle tue azioni.
Farsi domande come:
“Il concetto che sto esprimendo è chiaro, lo capirebbe mio figlio?”
“Le persone che ho di fronte mi stanno compiacendo o capiscono realmente ciò che dico?”
Non è farsi domande stupide, è con semplici quesiti capire se sta comunicando bene.
In ogni ambito un concetto per essere innovativo o creativo non ha bisogno di essere troppo elaborato, anzi il rischio è che qualcosa di troppo articolato non riesca ad essere di forte impatto.
Il segreto sta nell’avere la giusta consapevolezza di stupidità, che ci permetta di agire non con comportamenti privi di senso, ma con azioni tanto dirette e semplici da sembrare stupide senza esserlo.