Sai cos’è il DESI?

Qualche giorno fa un caro amico, parlando delle scelte del percorso di studi del  figlio mi ha chiesto:

“Secondo te Alessandro quali oggi sono le caratteristiche più importanti da acquisire per un ragazzo che voglia acquisire competenze per lavorare con ruoli di responsabilità in azienda? Capacità relazionali ed empatia,  capacità organizzative o l’essere in grado di dominare gli strumenti digitali?” .

Stavo per rispondere, con la solita risposta “inclusiva” che un po’ di questo ed un po’ di quello fanno sicuramente bene… quando mi sono ricordato del recente rapporto del DESI (Digital economy and Society Index) che classifica l’italia al 24 posto su 28 nazioni all’interno della comunità europea e gli ho subito risposto:

“Guarda sono tutti importanti ma l’ultimo – quello di saper utilizzare al meglio gli strumenti digitali – rischia oggi, ma soprattutto per un domani di diventare un aspetto sempre più critico e per quanto si possa essere in grado di gestire relazioni in modo efficiente e processi in modo efficace se non si è  “digitali” si rischia di essere considerati fuori dal gioco. “

Un po’ come la nostra cara Italia che preoccupata dai tanti e spesso piccoli “problemi” sta perdendo la bussola sulla sfida digitale, che non è solamente una sfida tra chi sa utilizzare meglio i social network, ma diventa una competizione per utilizzare al meglio tutte le altre risorse e quindi una condizione necessaria per competere e creare ricchezza non solo per un individuo ma per l’intera nazione.

Con questa premessa non è semplice tornare a parlare di relazioni, empatia ed organizzazione aziendale, ma spiega bene perché ritengo prerequisito fondamentale per ogni professionista oggi crearsi una cornice di competenze (digitali) dove poter collocare sia le caratteristiche relazionali che di organizzazione.

Se il digitale è il prerequisito l’empatia e l’organizzazione in un mondo di big data che rischia di appiattire relazioni e dati a stringhe di 0 ed 1 (appunto digitali) ecco che l’empatia relazionale e l’organizzazione diventano l’occasione per essere diversi ed in qualche modo migliori dei nostri competitor.

Siamo abituati a ricevere centinaia di email con decine di persone diverse tutti i giorni, ma appunto per questo una telefonata od un incontro, con qualcuno che in modo educato, non invadente sappia affiancarti ed aiutarti nella svolgimento di un’attività quotidiana può fare la differenza non solo nella giornata lavorativa ma anche nella scelta di un nuovo fornitore.

In modo diverso ma simile, la capacità di organizzare gli sforzi e concentrare le energie sulle attività rilevanti facendo interagire in modo efficace, risorse e strumenti può portare a risultati inattesi. Vi sono aziende dove per vendere è preferibile visitare una sola volta 10 clienti diversi, altre dove è preferibile visitare gli stessi 2 clienti per 5 volte di fila.

Tutte le aziende sono organizzazioni complesse, dove ogni risorsa è parte di un ingranaggio davvero complesso così come lo sono le interazioni fra gli uomini e le organizzazioni. Ci possono essere stili organizzativi e di leadership molto diversi ed alcuni davvero agli antipodi. Di una cosa sono certo, non possiamo oggi e non lo potrà ancor di più il figlio del mio collega essere considerato “fuori dal gioco” perché non adeguatamente “digitale”.

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