12 mesi fa scrivevo di 3 buoni (speravo) propositi per il 2015:
1) Ascoltare di più e parlare meno
2) Essere più diretto e meno concertante
3) + Qualità della vita (famiglia, amici, passioni)
Purtroppo devo ammettere che a parte il secondo punto il 2015 non ha visto un successo dei miei propositi… anche se oggi riscriverei il primo punto in modo diverso…
Ma andiamo con ordine.
Il 2015 è stato per me un anno fantastico, infatti la nascita del mio terzo genito da sola vale più di ogni altra cosa, ma visto che avevo dei propositi….
1) Sicuramente non ho parlato meno… ho cercato di ascoltare però di più ed in molti incontri mi sono ritrovato a pensare se fosse stato il momento di parlare o dovevo aspettare ed ascoltare ancora… Però è un proposito che modificherei, nel senso che sono stato protagonista e spettatore di alcune situazioni, dove avrei non dovuto parlare, ma ascoltare, ma al termine forse avrei dovuto agire in modo più deciso e più secco senza timore di “perdere” posizioni, stima o considerazioni. Diciamo che sono stato troppo buono, permissivo, accondiscendente senza aver fatto valere con troppa forza il mio “credo”, quindi per il 2016 direi:
PARLARE MENO ASCOLTARE DI PIÙ MA SENZA RINUNCIARE AD ESSERE FERMO IN CUI CREDO.
2) In alcune occasioni ho saputo essere molto diretto, ricevendo anche parecchie critiche da colleghi che alcune volte si sono sentiti “calpestati”. Ritengo che un atteggiamento diretto sia importante per andare subito al nocciolo senza perdere troppo tempo ed energie, l’unica critica che mi faccio è che forse avrei dovuto spiegare alcuni atteggiamenti per rendere più partecipi le persone che con me ambiscono agli stessi obiettivi, quindi per il 2016 direi:
DIRETTO MA CHIARO
3) Sulla qualità della mia vita, a parte qualche partita a calcetto (4 su 52 settimane) e qualche ritrovo sporadico con gli amici, sicuramente la famiglia è quella che ha patito di più della mia poca qualità di vita, con molti viaggi (anche 17 gg di fila…) e rientri spesso troppo tardi dall’ufficio. Posso e devo fare di più, senza perdere di qualità nella mia professione ma dando più spessore e valore a ciò che faccio. Come?
Semplice: decidere di non fare le cose che non hanno valore, delegando e aumentando la qualità dei miei interventi.
Quindi per il 2016:
+ QUALITÀ LAVORATIVA = + QUALITÀ DI VITA.
Vorrei concludere questo ultimo post del 2015 con un pensiero per il nuovo anno, richiamando un concetto che recentemente ho condiviso in questo blog: la mediocrità e le persone mediocri.
La prima dobbiamo combatterla a fondo, senza paura di opporci con forza alle mille occasioni in cui si presenta nella vita personale come quella professionale.
Circondiamoci di persone di valore, da loro potremo imparare, capire i segreti del loro fare bene… evitiamo i mediocri ed i bugiardi non ci daranno nulla, ci toglieranno solo possibilità di stare bene e vivere meglio.
Buon 2016.
1) Sicuramente non ho parlato meno… ho cercato di ascoltare però di più ed in molti incontri mi sono ritrovato a pensare se fosse stato il momento di parlare o dovevo aspettare ed ascoltare ancora… Però è un proposito che modificherei, nel senso che sono stato protagonista e spettatore di alcune situazioni, dove avrei non dovuto parlare, ma ascoltare, ma al termine forse avrei dovuto agire in modo più deciso e più secco senza timore di “perdere” posizioni, stima o considerazioni. Diciamo che sono stato troppo buono, permissivo, accondiscendente senza aver fatto valere con troppa forza il mio “credo”, quindi per il 2016 direi:
PARLARE MENO ASCOLTARE DI PIÙ MA SENZA RINUNCIARE AD ESSERE FERMO IN CUI CREDO.
2) In alcune occasioni ho saputo essere molto diretto, ricevendo anche parecchie critiche da colleghi che alcune volte si sono sentiti “calpestati”. Ritengo che un atteggiamento diretto sia importante per andare subito al nocciolo senza perdere troppo tempo ed energie, l’unica critica che mi faccio è che forse avrei dovuto spiegare alcuni atteggiamenti per rendere più partecipi le persone che con me ambiscono agli stessi obiettivi, quindi per il 2016 direi:
DIRETTO MA CHIARO
3) Sulla qualità della mia vita, a parte qualche partita a calcetto (4 su 52 settimane) e qualche ritrovo sporadico con gli amici, sicuramente la famiglia è quella che ha patito di più della mia poca qualità di vita, con molti viaggi (anche 17 gg di fila…) e rientri spesso troppo tardi dall’ufficio. Posso e devo fare di più, senza perdere di qualità nella mia professione ma dando più spessore e valore a ciò che faccio. Come?
Semplice: decidere di non fare le cose che non hanno valore, delegando e aumentando la qualità dei miei interventi.
Quindi per il 2016:
+ QUALITÀ LAVORATIVA = + QUALITÀ DI VITA.
Vorrei concludere questo ultimo post del 2015 con un pensiero per il nuovo anno, richiamando un concetto che recentemente ho condiviso in questo blog: la mediocrità e le persone mediocri.
La prima dobbiamo combatterla a fondo, senza paura di opporci con forza alle mille occasioni in cui si presenta nella vita personale come quella professionale.
Circondiamoci di persone di valore, da loro potremo imparare, capire i segreti del loro fare bene… evitiamo i mediocri ed i bugiardi non ci daranno nulla, ci toglieranno solo possibilità di stare bene e vivere meglio.
Buon 2016.