Helping & Selling

In aereo sulla tratta Las Vegas-New York di ritorno da una fiera legata al mondo dei pavimenti (Coverings 2014) penso alle migliaia di visitatori ed agli espositori tutti intenti a cattutare l’attenzione dei buyer provenienti da tutto il continente americano dalla Patagonia all’Alaska.
I potenziali acquirenti di questo settore come di tanti altri B2B è già comunque in possesso del 70% delle informazioni legate all’acquisto dei prodotti che stavano vedendo in fiera.
Il dato è frutto di una ricerca di una nota società di consulenza americana e riportato questa settimana sul blog di Jefftey Gitomer su un post di Jay Baer (autore del bestseller del New York Times Youtility).
Le conseguenze sono evidenti: l’azienda ed i suoi uomini sul mercato (agenti e venditori) oggi devono interpretare un ruolo diverso, devono effettuare un passaggio da strutture di vendita (selling) ad organizzazioni di supporto (helping) alla vendita.
La differenza nelle parole (helping e selling) è di 2 lettere ma il processo è totalmente differente.
Un tempo i venditori erano i depositari di tutto: loro che facevano conoscere ai clienti le aziende ed i loro prodotti, loro che portavano i campioni, loro che comunicavano le condizioni di vendita.
Oggi devono asolutamente veicolare informazioni diverse: il valore aggiunto del prodotto, il supporto tecnico con l’utilizzatore finale, nuove soluzioni realizzative.
Le stesse aziende devono reinterpretare questa logica… + helping, perchè se è vero che la ricerca dei compratori è sempre più autonoma, le aziende non possono sottrarsi al compito di aiutare i buyer a:
1) individuare l’azienda (se possibile in tutto il mondo) cercando info su un prodotto o so una soluzione (fiere, magazines, internet, passaparola)
Poi
2) trovare le informazioni tecniche sui prodotti e sugli utilizzi (video, foto, cataloghi e schemi di montaggio possibilmente in lingua) e le comparazioni con soluzioni alternative
Infine
3) avere le informazioni per come poter acquistare i prodotti.
Insomma + helping + selling…
Concedetemi un pensiero finale sulle fiere… come occasione di contatto, relazione, di conoscenza sono molto … costose? … si ma anche possono essere estremamente utili… vanno reinterpretate con logiche diverse… ed inserite anch’esse in una logica helping.
(Magari in un prossimo post ne parleremo).

Condividi sui social:

Condividi su facebook
Facebook
Condividi su twitter
Twitter
Condividi su linkedin
LinkedIn
Condividi su email
Email
Condividi su facebook
Facebook
Condividi su twitter
Twitter
Condividi su linkedin
LinkedIn
Condividi su whatsapp
WhatsApp

NB: i commenti sono tutti sottoposti a moderazione, quindi non saranno immediatamente pubblicati.