Autostima ed autocritica

Questa settimana ho avuto alcune interviste con potenziali candidati a ricoprire una posizione in azienda, che si è recentemente liberata in seguito ad una promozione interna. Ho intervistato molte persone anche nel recente passato, ma mai come questa volta mi si sono palesati due atteggiamenti palesemente contrapposti che differenti fra ogni candidato, mi stimolano oggi a scriverne a proposito.
L’autostima e l’autocritica.
Premettendo a scanso di equivoci che l’eccesso dell’uno o dell’altro impattano in modo negativo, l’ambito di riflessione è come bilanciarli nella nostra quotidianità in modo che possano contribuire positivamente non solo nella prima impressione, ma poi anche e soprattutto nell’esecuzione operativa del nostro lavoro
Una persona con autostima (ed è molto chiaro durante un colloquio) vede ogni cosa  come una sfida da vincere, la persona di fronte è da convincere,  attraverso un atteggiamento assolutamente propositivo principalmente nei confronti di stesso per:
          Trasmettere sicurezza all’interlocutore assicurandolo sulle proprie capacità.
          Comunicare quello che si è in grado di fare lasciando pochi spazi all’incertezza su quello che non si conosce bene.
          Convincere attraverso un atteggiamento piuttosto che con dati di fatto (impossibili da verificare durante un colloquio).
La persona autocritica è molto diversa, perché ha un atteggiamento più dimesso ed anche se tende a nasconderlo (soprattutto in fase di colloquio) perché è consapevole che potrebbe compromettere le proprie opportunità fa trasparire chiaramente la sua introspezione:
          Per giustificare alcune scelte che magari è consapevole non l’abbiano portata alla soddisfazione (quindi per motivare il perché sta cercando di cambiare).
          Perché fondamentalmente è una persona corretta che non vuole creare false aspettative e quindi preferisce essere sincera.
          Perché non ha avuto molta fortuna nelle scelte passate e cerca comunque di analizzare i propri errori e farne tesoro.
Mai come questa settimana ho pensato così attentamente a queste due caratteristiche e se da un lato l’autostima, l’energia, la voglia di sfide attirano la mia attenzione perché sono caratteristiche molto importanti nelle vendite, dall’altro lato non voglio assolutamente non considerare come potrebbe risultare una persona autocritica in grado di trovare un ambiente, un contesto nel quale poter esprimere tutte le sue potenzialità con un processo di miglioramento continuo, di ascolto e di collaborazione con colleghi e capi.
Non so sinceramente questa volta quale delle due caratteristiche prevarrà nel valutare il candidato, perché mi farò aiutare nella valutazione anche da chi lavora con me, ma sono certo che valuterò molto più attentamente di altre volte l’autocritica, perché penso che possa essere determinante per esaltare le qualità di una persona a patto di trovare il contesto giusto dove poterlo fare.   

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