Buone notizie per te, Donald!

Questo era il titolo canzonatorio di un sito americano, dopo la pubblicazione nel Journal of Applied Psychology di una nuova ricerca dell’Universita’ di Losanna. Lo studio dell’ateneo svizzero, intervistati 380 dirigenti di medio livello in 30 paesi europei, conclude la sua analisi affermando come il quoziente intellettivo aiutasse fino ad un certo punto ad essere un leader efficace, anzi afferma come oltre una certa soglia l’intelligenza fosse un limite per essere riconosciuti dai propri dipendenti come un esempio od un trascinatore.
Devo ringraziare un mio caro amico che mi ha girato il link dell’articolo, grazie al quale sono andato a rivedermi le definizioni di intelligenza:
“Capacità di attribuire un conveniente significato pratico o concettuale ai vari momenti dell’esperienza e della contingenza.”
E di leader, che secondo la letteratura scientifica psico-sociale e’:
“la persona capacità di influenzare e mobilitare i membri di un gruppo sociale verso il raggiungimento degli obiettivi fissati dal gruppo stesso.”
Sarebbe logico pensare che le persone dotate di maggiori doti intellettive dovrebbero essere quelle in grado di guidare meglio aziende, squadre, organizzazioni.
Ma lo studio empirico dimostra il contrario, perche’?
Per me vi sono alcuni elementi fondamentali che aldila’ dell’intelligenza influenzano la capacita’ di essere leader:
– La capacita’ di comunicare
L’introversione o la difficolta’ nel parlare pubblicamente porta spesso molte persone che sanno perfettamente cosa fare e cosa dire a non comunicare chiaramente con i propri collaboratori, che non eseguiranno quindi le direttive piu’ opportune. Di contro troviamo spesso venditori di fumo che convincono il loro pubblico a fare le cose piu’ assurde o le attivita’ piu’ inutili. 
– La capacita’ di motivare le persone 
Aldila’ delle spiegazioni scientifiche o tecniche piu’ accurate, le persone si muovono ed agiscono perche’ motivate. La motivazione nasce dall’empatia, dal coinvolgimento, che spesso vengono attivate da processi e linguaggi verbali e non verbali, che sono diversi da individuo ad individuo. Riuscire a modulare i registri comunicativi in base al proprio interlocutore e’ determinante per coinvolgere tutti al raggiungimento dell’obiettivo. 
– La capacita’ di semplificare
Spiegazioni troppo complesse o piani estremamente elaborati sono difficili da seguire e ritardano la soluzione del problema. La capacita’ di sintetizzare la complessita’ in una spiegazione semplice ed un piano concreto consentono invece un’efficace raggiungimento dell’obiettivo.
– La capacita’ di agire velocemente
Le persone intelligenti a volte indugiano troppo nelle correlazioni fra cause ed effetti, inoltrandosi troppo nella spiegazione, perdendo di vista le conseguenze che invece potrebbero essere risolte in modo rapido e veloce.
Detto questo ritengo che l’intelligenza sia una condizione necessaria ma non sufficiente ad essere un leader, che purtroppo se poco intelligente pero’ puo’ fare enormi danni!

Condividi sui social:

Condividi su facebook
Facebook
Condividi su twitter
Twitter
Condividi su linkedin
LinkedIn
Condividi su email
Email
Condividi su facebook
Facebook
Condividi su twitter
Twitter
Condividi su linkedin
LinkedIn
Condividi su whatsapp
WhatsApp

NB: i commenti sono tutti sottoposti a moderazione, quindi non saranno immediatamente pubblicati.