Stavo inviando ieri una foto dello stabilimento aziendale realizzata da una collega, con una caratteristica particolare. La parte in primo piano (le foglie di un albero) sono sfuocate e la parte in secondo piano (la facciata dello stabilimento) è invece perfettamente a fuoco. L’effetto molto piacevole mi ha riportato al concetto della focalizzazione fotografica ed aziendale.
Naturalmente si tende a mettere a fuoco quello che ci sta più vicino o che ci è più comodo, ma il nostro obiettivo potrebbe essere molto diverso, come ad esempio focalizzare quello che è più distante perchè magari più importante.
In questo caso se l’obiettivo fosse stato quello di ritrarre un elemento della flora dell’alto vicentino, probabilmente sarebbe stato opportuno mettere a fuoco la foglia in primo piano, ma poiché l’obiettivo era inviare una foto della nuova sede aziendale ad un nuovo cliente, necessario era focalizzare l’obiettivo sulla facciata in secondo piano.
La focalizzazione delle attività nelle aziende riveste un importanza molto elevata, ma forse il concetto di ri-focalizzazione (cambio di oggetto a fuoco) lo è forse di più.
La focalizzazione è appunto la messa a fuoco di un obiettivo, di un problema e di una questione, con la ri-focalizzazione si passa da un obiettivo, da un problema da una questione ad un altro.
Perché?
1. Perché l’obiettivo in cui ci si sta concentrando non è quello che risolverà il problema che si intende risolvere.
2. Perché l’obiettivo che si sta affrontando non è quello che ha priorità maggiore fra quelli che si devono affrontare.
3. Perché si è scelto per comodità l’obiettivo più semplice e più comodo con il quale si sta solo perdendo del tempo nell’affrontare invece il problema più grave ed importante.
Le dinamiche aziendali ci impongono una rifocalizzazione continua, che dev’essere rapida, precisa e ci deve consentire sempre una visuale nitida in grado di raggiungere il nostro obiettivo o risolvere il nostro problema.
Perché?
1. Accade un evento esterno (un’opportunità commerciale, un reclamo, una minaccia) del quale non è possibile procastinare la soluzione.
2. Un collega, un responsabile, un collaboratore fanno notare come non sia un obiettivo primario quello che si sta facendo.
3. Attraverso un auto analisi nasce la consapevolezza del dover ritrovare il focus.
Seppur alcune volte molto semplice, non è mai facile accettare di dover rifocalizzare le proprie energie ed i propri sforzi, sicuramente è sempre meglio farlo in autonomia che essere costretti.
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Rifocalizzazione
- 15 Marzo 2019
- Alessandro Fabris
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