Perdere la calma

Ho iniziato questa settimana ed il nuovo anno con alcuni giorni di riposo, in attesa il prossimo lunedi’ di ricatapultarmi nella normale routine lavorativa. In questi giorni poche sono state le occasioni di innervosirmi e di “perdere la calma”, ho cosi’ pensato a quando invece questo accade nelle mie giornate lavorative e mi chiedevo:
“ Perche’ si perde la calma? E’ veramente necessario”
Premettendo che il mio limite di pazienza e’ abbastanza elevato, anche se il mio capo alcune volte mi accusa di non farlo “abbastanza” spesso, devo dice che quando questo avviene, succede perche’ si concatenano alcune situazioni:
1.       Qualcosa di pianificato che funziona cessa di funzionare.
(un esempio potrebbe essere un agente che rassegna le dimissioni)
2.       La causa e’ riconducibile a qualche comportamento in qualche modo riferibile ad una sfera di mia competenza.
(il collaboratore ha deciso di interrompere la propria esperienza perche’ non riusciva a lavorare bene).
Se il comportamento aziendale era deciso e concertato non ci sono motivi per non perdere la pazienza, se non per sfogare la rabbia (che potrebbe anche essere salutare) ma ci sono due ragioni che a questo punto sono per me le scatenanti (o meno) della perdita di pazienza:
1.       Una comunicazione non vera (se qualcuno afferma che abbiamo perso il dipendente per un offerta lavorativa migliorativa, invece solo l’alibi per qualcosa altro)
2.       Una comunicazione che non e’ avvenuta (se il rischio era palese e nessuno ha comunicato questa eventualita’)
L’esempio casuale era riferito ad una perdita di un collaboratore, ma potrebbe essere un cliente od un agente, gli ambiti e i contesti in cui perdere la calma possono essere i piu’ diversi (clienti, fornitori, agenti) alla base per me ci sono sempre informazioni: non trasmesse o false.
L’omissione di informazioni e’ semplice da eliminare in quanto e’ sufficiente aumentare il flusso informativo, anche se purtroppo non altrettanto facile e’ individuare le informazioni rilevanti da riportare a scapito di quelle da trascurare.
Le comunicazioni non vere allo stesso modo possono nascere da bugie o da un processo non corretto, che genera di conseguenza informazioni non corrette, in entrambi i casi io di solito perdo la calma.
Analizzate le cause, perdere la calma potrebbe far bene:
1.       Permette di affermare veementemente il proprio pensiero senza dar adito a dubbi
2.       Consente di agire velocemente andando subito all’origine del problema
3.       Fa prendere decisioni immediate
Allo stesso modo pero’ ci sono alcuni rischi
1.       Di non valutare bene le reazioni ai nostri comportamenti
2.       Di sfogare la nostra rabbia non tanto su chi l’ha generata, ma chi ce l’ha comunicata
3.       Di avere una reazione eccessiva rispetto a quanto successo.

Analizzati pro e contro sono sicuro che nessuno mutera’ le proprie azioni o reazioni dopo aver letto queste righe, personalmente a me fa bene ogni tanto perdere la calma, anche se spesso le decisioni migliori le prendo quando mi sono calmato.

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