Il muro di gomma

Niente paura … non scrivero’ la recensione del famoso film di Marco Risi “Il muro di gomma” del 1991 che raccontava la storia della strage di Ustica del 1980, dove morirono 81 persone in un incidente aereo, probabilmente a causa di un abbattimento. Episodio triste e grigio della storia della nostra repubblica  ancora irrisolto a causa di un muro di gomma, costituito da servizi segreti e  segreti di stato che hanno impedito ai cronisti prima ed ai magistrati dopo di raggiungere la verita’. L’analogia con quanto accade in azienda e’ forse smisurata per la tragedia che ha coinvolto Ustica, ma la sensazione di sbattere contro un muro di gomma, che non si sposta, non si deforma, ma semplicemente respinge è qualcosa di cui siamo testimoni anche nella nostra vita professionale. Cos’è il muro di gomma?
          Un muro appunto di plastica deformabile che respinge ogni oggetto o persona che gli va contro. In azienda sono i processi che se anche sollecitati non ritornano risposte ma respingono le domande al mittente così come i server respingono le mail con gli indirizzi sbagliati.
          – Un muro spesso, amorfo ed indifferente che oltre a respingere non lascia intravedere cosa c’e’ oltre. In azienda un muro che non permette di vedere il risultato che è una risposta piuttosto che un segnale di vita o una decisione. 
          – Un muro sinonimo di divisione che pero’ appunto perchè di gomma non puo’ semplicemente essere abbattuto come uno in mattoni (come lo fu ad esempio il muro di Berlino), un ostacolo quasi invalicabile.
Sono situazioni che immagino un po’ tutti abbiano vissuto e provato che non hanno vie di uscita? Da inguaribile ottimista ritengo che vi siano sempre le possibilita’ delle soluzioni che vanno cercate con metodicita’ e caparbieta’ tanto maggiori quanto più gommosi sono i muri che si hanno di fronte.
Come?
1)      Capendo innanzitutto di che materiale e’ fatto il muro, quale tipo di gomma, (PP, PEHD, PELD, PVC, Nylon…) solo per dire che ci sono tantissime gomme e materie plastiche, ognuna con dei punti deboli. Anche i processi che non funzionano hanno punti deboli che se scardinati permettono di mettere in funzione tutto il resto, vanno quindi individuati per agire su di loro.
2)      La materia plastica si puo’ modellare, bucare, sfondare per usura, agendo ad alta temperatura o semplicemente usando i giusti attrezzi. Fondamentale è la metodologia d’azione che può prevede un’azione costante e continuo, piuttosto che una metodologia d’impatto od un’azione “forte”.
3)      Il muro separa solitamente due parti, e con le opportune azioni vi e’ la possibilita’ di chi sta aldila’ del muro possa aiutare chi cerca di superarlo (cosi’ come avvenne per i tedeschi dell’est quando hanno potuto aiutare i cugini dell’ovest al suo abbattimento), in sostanza si tratta di trovare canali alternativi, attorno al muro, per favorire processi di superamento prima dell’abbattimento.
I muri di gomma ci sono e ci saranno sempre, alcuni piu’ difficili altri piu’ facili da superare, si tratta sempre di studiare, analizzare, capire ed agire, soprattutto agire… perche’ un muro di gomma è pur sempre un muro e ci sono due modi per superarlo: scavalcarlo o abbatterlo.

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Questo articolo ha un commento

  1. Francesco Luciani - Profilitec SpA

    E' vero, si possono abbattere i muri di gomma o anche scavalcarli, rimane il fatto che questo non risolve il problema: ci saranno sempre degli stolti pronti ad inalzarne di nuovi. L'alternativa ? Fare di tutto per circondarsi di persone ed organizzazioni con la mente aperta alla condivisione ed alla cooperazione.

I commenti sono chiusi.

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