Ad ognuno il suo pedigree…

Uno dei temi maggiormente discussi di questa settimana, che ho visto declinato in molte letture anche aziendali e’ il cosi’ definito “abbellimento del CV”, pratica candidamente utilizzata dal futuro primo ministro  che ha “arricchito” le proprie esperienze professionali, in modo creativo e fantasioso, nei curriculum inoltrati e depositati presso le istituzioni pubbliche dove collabora.
Premesso che per le stesse ragioni nel mio CV potrebbero apparire molto candidamente questi 5 punti:
1)      Ad inizio anni 2000 ho collaborato con il premio Nobel per la pace 2006 Mohammad Yunus al progetto Microcredito della Grameen Bank e con il professor Hari Srinivas dell’Universita’ di Ingegneria sociale di Tokio ha contribuito alla diffusione della libreria virtuale sul microcredito.
2)      Ha lavorato nel 2004 e 2005 per il Calcio Milan come allenatore
3)      Nel 2006 ho consolidato gli studi economici presso l’Universita’ tedesca di Heidelberg.
4)      Dal 2008 ho collaborato con i principali studi di architettura al mondo con sede a New York (Gensler / TPG / HOK)
5)      Nel 2010 ho collaborato con lo Stato Vaticano.
Libere interpretazioni del fatto che:
1)      Nel 1999 il Professor Yunus (poi Nobel nel 2006) mi ha scritto una mail di incoraggiamento a seguito di un mio scritto in cui chiedevo aiuto nello svolgere la mia tesi sul microcredito e la Grameen Bank ed il professor Srinivas di Tokio ha scritto la prefazione alla mia tesi di Laurea.
2)      Ho effettuato un corso intensivo di 10 giorni di tedesco con conversazioni e lezioni su temi economici ad Heidelberg nel 2006.
3)      Ho visitato ed effettuato varie presentazioni con le aziende per cui ho lavorato dal 2008 presso gli studi in oggetto, che successivamente hanno iniziato a specificare ed utilizzare i prodotti delle aziende per cui ho lavorato / lavoro.
4)      Sono stato in Giappone per 2 settimane nel 2004 e 1 settimana in Korea e 2 in Giappone nel 2005 con una societa’ che in licenza per il Milan Calcio effettuava per i ragazzi coreani e giapponesi dei corsi intensivi di calcio di una settimana denominati Milan Summer Camp, allenatore del Milan? No ma per il Milan e solo d’estate.
5)      Sono stato una volta a svolgere il servizio di cameriere ad un pranzo organizzato da Papa Ratzinger in Vaticano per i piu’ importanti prelati dello Stato Vaticano, non ho parlato con nessuno ma ho versato il succo d’arancia al Santo Padre.
Quante volte anche in azienda si tende a dire qualcosa che non e’ propriamente vero per attirare con maggior forza l’attenzione dei nostri interlocutori. Io penso che la correttezza sia alla base di ogni rapporto fiduciario sia esso professionale o personale.
Ognuno e’ libero di amplificare i propri pregi e cercare di minimizzare i propri difetti, ma non si puo’ affermare cio’ che non e’ … o meglio forse si puo’ in Italia, ma vi assicuro oltre i confini italiani questa pratica e’ molto pericolosa e puo’ minare in modo irreparabile la relazione con il nostro cliente, fornitore o collaboratore.
Detto questo anche se ho versato del succo d’arancia a papa Ratzinger e conservo gelosamente una mail di poche righe del premio Nobel per la Pace 2006 a me indirizzata, penso che la cosa piu’ importante non sia enfatizzare eccessivamente cio’ che si e’ fatto, ma arricchirsi di esperienze uniche (che non necessariamente bisogna sbandierare al mondo) per dimostrare con i fatti cio’ che si vale e questo indipendentemente dal nostro pedigree.

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